SAN PIETROBURGO “Arte italiana del XX secolo”
Un’esposizione spettacolare di “Arte Italiana del XX secolo, dalle collezioni private della Toscana (1910-2000)” ha aperto lunedì, al museo Manege di San Pietroburgo. Ammontando a 554 le opere esposte, la mostra, secondo i relativi curatori, è la più grande mostra ambulante del mondo di Arte Moderna Italiana.
La mostra, che riguarda il periodo a partire dal 1910 al 2000, può essere veduta fino al 12 luglio 2009 ed è qualcosa di innovativo in Russia perchè, come conseguenza della cortina di ferro, l’Arte italiana del ventesimo secolo è rimasta un anello mancante per la vasta maggioranza del pubblico russo. Tra i nomi più importanti ricordiamo Angelo Tommasi, Giovanni Bartolena, Plinio Nomellini, Renato Natali, Giorgio Kienerk, Renato Guttuso, Giuseppe Migneco, Ernesto Treccani, Enrico Castellani, Mario Sironi, Emilio Scanavino, Giuliano Ghelli, Ferdinando Chevrier, Roberto Crippa e Giovanni Dova.
Questo periodo dell’Arte Italiana non è rappresentato nelle collezioni d’Arte della Russia. C’è moltissima ammirazione per la nostra Arte in Russia, benchè sia quasi esclusivamente limitata all’antiquariato. La mostra al Museo Manege illustra i 100 anni di storia italiana attraverso gli occhi e i dipinti degli artisti italiani. I nomi, gli stili ed i generi sono abbondanti ma i curatori hanno evitato di rendere la grande esposizione caotica. Il Cubismo, l’Espressionismo, l’Astrattismo, il Realismo e il Neorealismo generano una gamma di colori artistica capricciosa che è delizioso esplorare.
“La politica del nostro Museo è di intensificare la relativa integrazione nella scena artistica europea” ha detto il curatore della mostra, Marina Dzhigarkhanyan. “Questo elemento è mancato per troppo tempo e apprezziamo molto l’occasione che i nostri colleghi italiani ci hanno dato per dargli una forte spinta”.
Opere di Chevrier alla mostra
